domenica 27 maggio 2007

archivi geografici in rete: CORINE land cover

Supponiamo che si verifichi la seguente situazione: vi raggiunge una telefonata imprevista e qualcuno vi chiede: possiamo realizzare una carta che illustri l’estensione delle aree urbanizzate in Italia? Naturalmente entro il fine settimana. Magari per il fine settimana avevamo altre idee, ma possiamo comunque provarci. Potremmo utilizzare come fondo un hillshade, magari derivato da un modello di buona qualità liberamente scaricabile e disponibile per tutta Italia. Potremmo utilizzare lo SRTM, di cui abbiamo già parlato qui .
Sul fondo dovremo disporre una query di una copertura di uso del suolo che isoli le aree urbanizzate, industriali, occupate da infrastrutture, ecc.; il livello di definizione che ci siamo proposti di raggiungere ci consente di utilizzare uno splendido prodotto, realizzato attraverso il programma CORINE. Il programma CORINE (COoRdination of INformation on Environment) è stato definito dalla Commissione Europea nel 1985 con lo scopo di organizzare la raccolta di informazioni sull’ambiente e le risorse naturali della Comunità. Il programma ha previsto in particolare la produzione e raccolta di inventari legati al censimenti di biotopi, di valutazione della qualità dell’aria e, in particolare, di ricostruzioni dell’uso del suolo. Il progetto CORINE Land Cover ha creato una copertura d’uso del suolo estesa a tutta la Comunità Europea secondo una metodologia univoca per la prima volta nel 1990; l’organizzazione delle voci di uso del suolo, organizzate in livelli è diventata uno standard di riferimento assoluto. L’operazione è stata ripetuta nel 2000, e in questo caso è stata estesa ai paesi dell’Europa Centrale e Orientale. I dati del CORINE sono di pubblico dominio e disponibili in rete attraverso diversi portali, quasi sempre dopo una registrazione gratuita. Il portale più ricco è quello della Comunità Europea, a questo indirizzo.
Troverete dati e metadati di straordinaria qualità. Altrimenti potreste visitare qualche portale istituzionale italiano, per esempio quello dell’APAT Ministero dell’Ambiente, a questo indirizzo.
In apertura del post lo stato dell’urbanizzazione al 2000 della cosiddetta “ellisse della Toscana centrale”.

martedì 22 maggio 2007

una mappa dal vero

Una elaborazione sintetica delle informazioni satellitari: 17 luglio 2006, all'incirca verso le 12, la spiaggia "Dei due mari" a Caprera, nell'arcipelago de La Maddalena, Gallura, Sardegna. Qui la foto satellitare di Google Earth è insolitamente dinamica, striata di scie di imbarcazioni, affollata di natanti; le isole minori, pressochè deserte, sono assediate dal mare...lo schema ferma le imbarcazioni, galleggianti davanti all'arenile.

venerdì 18 maggio 2007

Yahoo! local maps: il terzo incomodo

Nella corsa alla realizzazione di motori di ricerca "cartografici" avanzati Google Maps e Microsoft Live Maps si contendono il primato.

Le cose stanno cambiando poichè all'orizzonte si presenta un terzo incomodo molto ingombrante... Yahoo! ha infatti messo in rete una versione aggiornata e migliorata della cartografia sulla quale si possono effettuare le operazioni di pan, zoom etc. già presenti sugli altri due servizi concorrenti.
Per la cronaca, le ortofoto del territorio italiano presenti nalla banca dati di Yahoo lasciano molto a desiderare... La vestizione della cartografia viceversa risulta chiara e gradevole.
In definitiva non vi sono novità rilevanti ma si può individuare Yahoo! local maps come un valido antagonista poichè vi sono servizi molto popolari come ad esempio Flickr (controllato da Yahoo!) che utilizzano le mappe di Yahoo! per effettuare operazioni di geotagging (come ci ricorda James Fee).
Approfondendo l'analisi della notizia, sembrerebbe il primo vero passo tangibile di "concorrenza" di Yahoo rispetto a Microsoft dopo l'accantonamento della fusione tra i due "colossi" dell'ICT.
Speriamo a questo punto che sia fornita una qualche possibilità di personalizzazione come quella già fornita da Google e da Microsoft!


giovedì 17 maggio 2007

Galileo: e pur si muove (?)

Si apprende in questi giorni che il sistema di posizionamento terrestre Galileo, antagonista europeo dello statunitense GPS, rischia di non essere realizzato. Come al solito la causa di questo genere di problemi è il denaro necessario agli investimentimento e lo slittamento dei tempi di realizzazione.
Il "consorzio" che doveva realizzare ol progetto era composto dall'agenzia spaziale europea, controllata direttamente dall'Unione Europea, ed un gruppo di 30 aziende private raccolte in 7 gruppi industriali tra le quali anche l'italiana Finmeccanica.
Il progetto nel suo complesso richiede un investimento di alcuni miliardi di euro; finora le parti in causa hanno rispettato gli accordi presi ma il futuro non sembra per niente roseo.
I tempi di realizzazione previsti all'inizio del progetto, era il 2003, vedevano il sistema Galileo funzionante nell'anno 2008. dei trenta satelliti che dovrebbero costituire la rete necessaria alla localizzazione terrestre nè è stato lanciato in orbita uno solo (nella foto in alto) e a breve termine non è previsto alcun nuovo lancio.
Ora la Commisione Europea, tramite il suo "ministro" dei trasporti, fa sapere che il progetto prenderà una direzione completamente pubblica nella fase di costruzione e lancio dei satelliti mentre valuterà se affidare alle aziende private la gestione e la fornitura dei servizi.
Gli esiti di questa scelta sono un po' ambigui: l'Unione Europea dovrà sborsare nei prossimi mesi oltre 2 miliardi di euro, e si ha l'impressione che questa non sia stata una scelta autonoma della Commissione bensì il frutto del mancato investimento da parte del gruppo di aziende private coinvolte fin dall'inizio nel progetto.
Come al solito, diremo noi italiani, quando gli interessi privati e le "tempistiche" pubbliche si mischiano i frutti restano acerbi...

mercoledì 16 maggio 2007

Mappe indispensabili (3)

Un nuovo capitolo dedicato agli oggetti di cui un cartografo non può fare a meno di circondarsi. Tre giovani designers (una canadese, una tedesca e una svedese) hanno concepito la collezione Topoware, la quale, secondo le intenzioni delle autrici, mette in discussione il trazionale "landscape dining". Il progetto prevede tovaglie, segnaposto e stoviglie ispirate alle linee della cartografia, con una aggiunta di un po' di umorismo (se il vostro piatto di portata arriverà pieno, la curva di livello visibile sul bordo segnerà "very hungry"). Il progetto (non ancora in produzione) è stato presentato lo scorso aprile a Milano. Se avete in mente di trasformare geograficamente la vostra "dining experience", potete trovare maggiori info qui.

domenica 13 maggio 2007

Mappe indispensabili (2)

Le città sono belle, e spesso le mappe di città ancora di più. Non dovrebbe stupire che qualcuno abbia pensato a utilizzare un grafo stradale per un uso stravagante. Se visitate in questi giorni il sito di Charles & Marie, un e-shop molto chic, troverete in copertina l’offerta a 15 euro di Bye Bye Fly, uno scacciamosche (o, con una espressione meno politicamente corretta, uno schiacciamosche) che riproduce, appunto, la mappa stradale del centro di Milano. Disponibile in plastiche di cinque colori diversi. Insetti e morte nella capitale del made in Italy. Che qualcuno voglia avvertirci di qualcosa?

venerdì 11 maggio 2007

Democracy island - Landing Lights Park

A proposito di SecondLife, di istituzioni presenti e di pianificazione partecipativa, segnalo l'interessante progetto chiamato "Democracy Island", della NY School of Law.
Si tratta di un'isola virtuale, anzi un arcipelago virtuale composto da sette isole ospitato nell'universo SL,
interamente dedicato allo studio, sperimentazione e verifica delle nuove possibilita' offerte alla democrazia partecipativa dai cosiddetti Massively Multiplayer Online Games (quale appunto SL), di cui potete trovare descrizione qui.

Le sette isolette sono riferite a diversi sottoprogetti: l'isola Centrale (Center Island) funge appunto da centro conferenze e incontri su tematiche generali, comuni a tutto l'arcipelago, poi possiamo visitare la Governance in SL Island, la Nanotech Island, la Audio-Visual Island, la DOT Island del Dipartimento dei Trasporti, la Projects Island, ma forse la piu' interessante e' a mio parere la Landing Lights Island, di cui potete trovare descrizione qui (pagine wiki), qui (software house) e soprattutto qui (sito governativo).
Il progetto per il nuovo (e reale!) Landing Lights Park, vicino all'aereoporto LaGuardia a NYC, ha destato grande scalpore, ed e' stato recensito anche da importanti testate quali, tra gli altri, New York Times e Wired Magazine, per l'approccio innovativo al Community Design: il consiglio del quartiere Queens ha infatti superato le classiche procedure di progettazione partecipativa invitando i cittadini residenti in zona a "costruirsi" virtualmente il parco desiderato in SL.
I partecipanti hanno potuto cosi' visitare, impersonati dai loro avatars,

la riproduzione virtuale in scala 1:5 dell'area del parco, modificandola e trasformandola con l'inserimento di piante, arredi, ecc. con procedure concertate per arrivare (non senza difficolta' e conflitti) a proposte condivise, in seguito adottate dal Quartiere e di prossima realizzazione.

Gli incontri (virtuali) e le discussioni di decisione riguardo alle varie alternative si sono svolti intorno ad un "tavolo virtuale", come in un processo di "reale" progettazione partecipativa.


Svariati gli elementi di interesse di questa ricerca: dalle tecniche di modellazione tridimensionale partecipata online, tramite l'impiego di tecnologie 3D-wiki, al coinvolgimento anche di cittadini non residenti nell'area, soprattutto giovani, che ha messo in luce da un lato la possibilita' di partecipazione "estesa", dall'altro un crescente divario generazionale nell'accesso a tali sistemi, per concludere con l'invenzione di nuove procedure decisionali e di democrazia attiva.





GisBlog Italia Vince il premio ClustrMaps

Locations of visitors to this page

Vi ricordate? Qualche tempo fa ho scritto un post che metteva a confronto alcune possibilità reperibili in rete per poter localizzare su una mappa i visitatori del proprio sito/blog.
Bene ClustrMaps, uno di questi, ci ha conferito il premio "utente del mese" per il periodo Aprile - Maggio.
Per completezza vi segnalo le motivazioni che spingono il Team di Cluster Maps ad assegnare questa premiazione:

"...winning sites are now chosen by us from a mixture of random sites that we uncover via blog searches, and enthusiastic users who have posted interesting ideas, innovations, uses, proud displays, improvements, and suggestions."

Il premio consiste nel poter usufruire del servizio senza alcuna limitazione per due anni; ciò di conseguenza permette di poter effettuare operazioni avanzate tra le quali ad esempio la possibilità di effettuare uno zoom sulla mappa in modo da poter localizzare con maggior precisione i propri utenti.
Vi invitiamo dunque a scoprire le nuove funzionalità di questo interessante strumento; sarà sempre presente sulla "fascia" destra di GisBlog.it

mercoledì 9 maggio 2007

l'isola del NOAA su Second life

Il NOAA l'agenzia del governo americano che si occupa delle condizioni degli oceani e dell'atmosfera ha creato un'isola tutta sua all'interno di Second Life, il mondo virtuale progettato, abitato e "fatto proprio" dalle molte identità che lo popolano.
Molte altre istituzioni hanno scelto di essere su Second Life. Il Mit (Massachusetts Institute of Technology), come molte altre università Statunitensi vi ha "costruito" le proprie aule: in queste ma anche nei corridoi e nei giardini intorno, avatar di docenti e studenti fanno lezione e si incontrano creando e sperimentando una nuova forma di contatto e di scambio culturale.

Tornando al tema iniziale per non precluderci di parlare di questo in un altro post, il NOAA mette a disposizione dei visitatori della sua isola una serie di strumentazioni sofisticate per esplorare il mondo di Second Life: attraverso un aeroplano è possibile vedere in modo molto ravvicinato un uragano oppure imbarcandosi su di un sommergibile, esplorare le profondità oceaniche.

Obiettivo del NOAA, è così quello di usare il mondo di Second Life per sperimentare nuove modalità di avvicinamento di un utenza generalista ai temi specialistici dell'ambiente e della scienza, offrendogli l'esperienza di questi fenomeni attraverso avventure virtuali di eventi, che sono però molto concreti.

martedì 8 maggio 2007

Mappe indispensabili

Come al solito i miei post esulano un poco dal "ruolo istituzionale" di Gisblog.it e nonostante i miei sforzi, gli argomenti che tratto sono quasi sempre asimmetrici a quelli di Fabio&Fabio.
Mi ero ripromesso di scrivere un post fantastico sul sistema Waas-Egnos, geostazionario, immobile sull'equatore, ma, purtoppo, anche questa volta ho deviato di nuovo la mia strada e mi trovo adesso a parlare di mappe, come dire, alternative.
La mappa che introduce le mie parole l'ho trovata qui.
Se le mappe del mio post precedente (How We Watch the City: Popularity and Online Maps) descrivevano i luoghi più cliccati su Virtual Earth, queste, descrivono, estraggono dunque, i luoghi delle comunità che abitano il WWW.
La grafica semplice è però molto efficace: all'estremo nord, al freddo ed al gelo, la regione Icy North, popolata dalle comunità di Microsoft, Yahoo ed Aol; all'estremo sud, o almeno così suppongo, dove il sole è caldo ela passione bollente, si dispongono le isole del Blogcipelago, l'isola di Wikipedia e le Irc Isles.
Nel centro molte altre comunità ed altri mari; molto carina, in mezzo al mare, la rosa dei venti.
Non vi resta che cercare, come ho fatto io, la terra della vostra comunità.
Buon vento ;-)

PS
Se volete acquistare la mappa potrete farlo qui, insieme a strepitose magliette... ora vado a comprare quella: "No raptors".

domenica 6 maggio 2007

archivi geografici in rete: SRTM

E se fosse necessario costruire entro la giornata una mappa speditiva della Puglia senza avere nulla in archivio? La risoluzione di GTOPO30 (o di GLOBE) non sarebbe sufficiente. Occorrerebbe trovare in rete un DTM di passo ragionevole per una rappresentazione 1/250000 più o meno. Bene: il DTM c’è e si chiama SRTM.
SRTM (Shuttle Radar Topography Mission) è un progetto internazionale realizzato sotto il coordinamento congiunto dalla National Geospatial-Intelligence Agency (NGA) e dalla National Aeronautics and Space Administration (NASA). Sono stati prodotti dati altimetrici per circa l’80% della superficie terrestre, escludendo le latitudini estreme, a sud e a nord (non è coperta l’Antartide, e a nord il dataset si ferma poco oltre la Scozia). Il rilevo altimetrico è stato realizzato attraverso la tecnica della interferometria radar; questa tecnica utilizza le differenze di immagini radar riprese da diversa collocazione per calcolare l’altimetria della superficie osservata. Le riprese radar sono state realizzate durante una missione Shuttle nel 2002. La risoluzione originale dei dati è di 30 metri al suolo; i dati sono stati successivamente interpolati per raggiungere una risoluzione di 90 metri. Dal 2004 tutto i dati sono stati resi pubblici e disponibili per il download. I dati sono continuamente perfezionati, tant’è che ne esistono successive release progressivamente di migliore qualità. La release più recente è la 3. Maggiori info qui e qui.

Esistono diversi modi per scaricare il dataset, evidentemente organizzato in distinte tile. Il riferimento che consigliamo è il CGIAR-CSI (Consortium for Spatial Information) che mette a diposizione dell’utente (a partire da qui ) un paio di possibilità brillanti. La prima, disponibile qui , permette di individuare la tile prescelta (l’estensione di ciascuna tile è 5x5 gradi)in una interfaccia grafica, o, in alternativa attraverso l’indicazione delle coordinate. La seconda si chiama TOPOVIEW e fa uso dell’interfaccia di Google Earth per individuare le tile e scaricare i dati. TOPOVIEW è accessibile da qui ed è piuttosto divertente da provare. I formati disponibili sono il geotiff e il formato ascii delle griglie ESRI (.asc).

In apertura del post una Puglia/Basilicata realizzare a partire da SRTM e proiettata in UTM33N.